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RIO 1000 Cabin fish

Pesca in mare, aprile 1999



Barca de passeggio o fishing-machine? Il dilemma tormenta chiunque, appassionato di pesca, sia impegnato nella scelta di un cabinato che possa soddisfare anche le esigenze della famiglia. Ecco la soluzione proposta dalla Rio.


Non c'è alcun dubbio sul fatto che uno dei maggiori punti di forza di tutta la gamma marchiata Rio sia costituito dalla procedura che culmina con la progettazione di ogni singolo modello. Attenti studi di mercato, raccolta di pareri, scambio di informazioni: tutto un insieme di conoscenze che porta a stabilire, con estrema precisione, l'obiettivo che si intende raggiungere, prima sul tavolo da disegno e poi in acqua. Così, anche il 1000 Cabin Fish, sebbene appena varato, ha già una sua storia alle spalle: quella dei tanti appassionati di pesca che, una volta riposte le canne, non vogliono rinunciare a godersi le comodità di una barca da crociera.

DESING

L'impostazione generale si richiama al classico italian-style che la stessa Rio ha contribuito a formare, in tanti anni di attività. Dunque, una barca che non rischia di sfiorire - sotto il profilo del design - ma che, al contrario, sembra capace di incontrare un gradimento estetico senza tempo. L'elemento che più caratterizza il profilo dei Cabin Fish è costituito dal flying bridge, una struttura di quota moderata - comunque più che sufficiente ad elevare il punto di vista di un attento osservatore - che consente un facile transito, in entrambi i sensi salita/discesa, agevolato anche dalla comoda scaletta integrata nella scocca. L'ampia superficie imbottita che occupa la parte prodiera di questa controplancia, conferisce un accattivante tono da ponte-sole.

Il passaggio dal pozzeto al flying brigde - e viceversa- è reso facile e sicuro dalla contenuta quota della controplancia e anche dalla comoda scaletta, integrata nella scocca.

CARENA

Per quanto riguarda l'opera viva, l'ingegner Carlo Scarani si è mantenuto su un'architettura moderata: la progressione della 'V', discostandosi dalla tipica struttura monedrica Hunt, permette di sfruttare al meglio le potenze non esuberanti e agevola l'entrata in planata, con l'aiuto dei pattini longitudinali e della scalinatura degli spigoli. 1n navigazione, l'equilibrio ètale da non richiedere particolari interventi sui correttori d'assetto, anche quando il carico (nel nostro caso, costituito da un solo passeggero, oltre al pilota) si sposta in lungo e in largo attraverso tutta la superficie transitabile.

POZZETTO

Con la sua superficie regolare (un quadrato di circa 3 x 3 metri), il pozzetto appare subito adatto alle necessità della pesca, coadiuvato dal particolare utilizzo degli angoli. Quelli di poppa ospitano una coppia di sedute che, pur non ostacolando alcuno spostamento, risultano assai comodi per chi pratica il bolentino; quelli verso prua sono invece caratterizzati dalla coppia di gradini che agevolano la salita sui passavanti. Sulla dritta troviamo un mobiletto, completo di lavello, rubinetto dell'acqua dolce e piano di lavoro ribaltabile, mentre, a un passo di distanza, si apre la vasca per il vivo, con riciclo di acqua di mare. Completano l'attrezzatura da pesca due coppie di portacanne sui tricarini e altrettante rastrelliere negli alloggiamenti ricavati nelle sponde laterali. Esiste la predisposizione per la sedia da combattimento, da installare lungo l'asse longitudinale.

Tra le due dinette trasformabili e la piccola cabian poppiera, che si sviluppa sotto il piano del pozzeto, il Cabin Fish riesce ad offrire sei posti letto. La notevole disponibilità di volumi di stivaggio contribuisce a rendere la barca ordinata, anche quanda, a bordo, è stata imbarcata una completa attrezzatura da pesca.

COPERTA

Dei facile accesso ai passavanti abbiamo già accennato. Tuttavia, il transito lungo i lati della tuga sarebbe ancora più agevolee, soprattutto, più sicuro - se i tientibene e la battagliola fossero in posizione più ergonomica. La prua non presenta ostacoli di sorta e, terminando con una piccola delfiniera, facilita le operazioni di recupero e le manovre di ancoraggio e ormeggio. Da segnalare anche l'efficace trattamento antisdrucciolo-del tipo a punta di diamante - che si sviluppa lungo tutta l'area calpestabile.

INTERNI

Per quanto riguarda il sottocoperta, non sono state adottate le vie di mezzo: si tratta di un openspace ben articolato, nel quale possiamo distinguere quattro ambienti: una dinette, a dritta (trasformabile in un letto matrimoniale); la timoneria, un salotto-dinette, a prua (trasformabile anc'esso in letto matrimoniale); un vano cucina a 'Y'. Ovviamente, abbondano tanto la luce quanto l'aria, fattori che rendono particolarmente accogliente uno spazio già ben strutturato e rifinito. Un comodo localetoilette (con altezza di 2 metri), dotato di doccia a telefono e di armadietti, si trova sulla sinistra. Sullo stesso lato, in prossimità della porta d'ingresso, si trova l'accesso a una piccola ma pratica cabina che, sviluppandosi soprattutto sotto il piano dei pozzetto, risulta adatta più che altro a una coppia di giovani.

PRESTAZIONE

Potendo planare fino alla bella velocità di 32 nodi, spinto da due Volvo Penta Turbodiesel da 200 cv, il 1000 Cabin Fish non pone troppi dubbi circa l'opportunità di richiedere l'installazione di motori più potenti, scelti tra quelli proposti in catalogo. Tra l'altro, gli AD41 P montati sul nostro esemplare sono tra i più collaudati e affidabili di tutto il panorama, così come i piedi poppieri DuoProp-caratterizzati dalla coppia di eliche controrotanti sullo stesso asse - garantiscono un'eccellente presa nell'acqua, particolarmente in fase di accelerazione, come dimostrato dagli appena 8 secondi necessari a raggiungere la velocità di planata, partendo da fermi.



 

La soluzione open-space, oltre dare un deciso senso di ampiezza agli interni, favorisce enormemente la luminosità e l'areazione, che sono elementi fondamentali del comfort.


CONSIDERAZIONE

Per molti anni, la progettazione della barche da pesca si è ispirata al modello americano, teso a soddisfare le esigenze di un pubblico che svolge la sua attività sull'oceano (Atlantico o Pacifico), partendo da località che, se confrontate con le nostre, potrebbero anche trovarsi in un'altra galassia. Inevitabile che, coi passare dei tempo, ci si accorgesse che il Mediterraneo e le sue infrastrutture imponevano regole diverse. Il Rio 1000, con le sue soluzioni in alcuni casi coraggiose (pensiamo al flyingbridge e all'ilestimento openspace), si dimostra un'imbarcazione capace di rispettarle.

RIO 1000 Cabin Fish
Navegar nº 117 Junio de 2000
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Nautica, n°128 gennaio 1999
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Pesca in mare, aprile 1999

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